14 dicembre 2022

Franco Piccinelli, un cantore delle Langhe

Franco Piccinelli
Ha cantato le Langhe per tutta la sua vita, con i suoi scritti. Sulle orme di Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Nuto Revelli, Franco Piccinelli ha dedicato quasi tutti i suoi 28 romanzi, poesie e saggi all’«epica contadina». Ha vinto due volte il Premio Selezione Bancarella, nel 1999 e nel 2001, si è aggiudicato i Premi Fregene, Mediterraneo, Pavese, Caserta, Gozzano, Ischia ed è stato finalista al Viareggio. I suoi romanzi sono tradotti in tutta Europa e alcuni sono stati adattati per il teatro. Presentò «La felicità sotto casa», il suo ultimo romanzo, lo scorso novembre.
Nell’aprile del 1979, mentre dirigeva la redazione del Tg Rai piemontese, fu ferito gravemente in un agguato dalle Brigate Rosse. Risale al 1961 il suo romanzo d’esordio «Le colline splendono al buio», come tanti altri ambientato nelle Langhe, di cui era originario: era nato infatti a Neive (Cuneo). Diresse dal 1965 al 1968 il quotidiano «Voce Adriatica», ad Ancona, per poi entrare in Rai, nella sede romana, dove ha svolto la gran parte della sua carriera professionale.
Aveva mantenuto saldi legami con il suo paese d’origine, Neive, e la sua grande passione degli ultimi anni era tutta per il «balon», la pallapugno, sport popolarissimo proprio in terra di Langa. Aveva profuso tutto il suo impegno per valorizzarlo e dare visibilità a uno sport confinato ai soli Piemonte e Liguria. Una passione che lo portò alla presidenza della Federazione italiana di pallone elastico. Negli ultimi mesi della sua vita aveva scelto di trasferirsi nella casa di riposo di Neive. E’ deceduto all’ ospedale di Alba l’ 11 febbraio del 2014.
Mario Castelli


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