8 DICEMBRE 1849 – CAVOUR VINCE LE ELEZIONI E INIZIA LA CARRIERA POLITICA

Con questo successo elettorale, nel dicembre 1849, Cavour diventa una delle figure dominanti dell’ambiente politico piemontese e gli viene riconosciuta la funzione di guida della maggioranza moderata che si era costituita. Con la morte dell’amico Santorre di Santarosa, che ricopriva la carica di ministro dell’Agricoltura e del Commercio, Cavour, forte della parte di primo piano assunta nella battaglia anticlericale e della sua riconosciuta competenza tecnica, fu designato come naturale successore del ministro scomparso. La decisione di nominare Cavour ministro dell’Agricoltura e del Commercio fu presa dal presidente del Consiglio D’Azeglio, convinto da alcuni deputati, assieme a Vittorio Emanuele II, che fu incoraggiato in tal senso da Alfonso La Marmora. Il Conte prestò così giuramento l’11 ottobre 1850 e da quella data il ruolo di Cavour crebbe in continuazione fino a diventare lo statista che tutti conosciamo.
Camillo Paolo Filippo Giulio Benso, conte di Cavour, noto semplicemente come conte di Cavour o Cavour era nato a Torino il 10 agosto 1810. Fu ministro del Regno di Sardegna dal 1850 al 1852, presidente del Consiglio dei ministri dal 1852 al 1859 e dal 1860 al 1861. Nello stesso 1861, con la proclamazione del Regno d’Italia, divenne il primo presidente del Consiglio dei ministri del nuovo Stato e morì ricoprendo tale carica. Fu protagonista del Risorgimento come sostenitore delle idee liberali, del progresso civile ed economico, della separazione tra Stato e Chiesa, dei movimenti nazionali e dell’espansionismo del Regno di Sardegna ai danni dell’Austria e degli stati italiani preunitari.
Il 6 giugno 1861, a meno di tre mesi dalla proclamazione del Regno d’Italia, Cavour moriva a Torino nel palazzo di famiglia. La sua fine suscitò immenso cordoglio, anche perché del tutto inattesa, e ai funerali vi fu straordinaria partecipazione di folla

