Castello di Agliè, senza Elisa di Rivombrosa

Nel 2004 i visitatori del castello di Agliè, perla del Canavese, furono 100mila circa. Lo scorso anno appena 34mila. Cosa è successo? Semplice. E’ finita l’ondata emotiva scatenata dalla serie televisiva Elisa di Rivombrosa che andava in onda su Canale 5. Fino al 2006 i turisti arrivavano da ogni parte d’ Italia per vedere le sale, i viali, l luoghi della fiction, sperando di incontrare Alessandro Preziosi, Vittoria Puccini o qualche altro personaggio televisivo.
Potere della tv. Eppure il Castello di Agliè non c’ entra nulla con Elisa di Rivombrosa. O meglio Elisa è un personaggio di pura fantasia e la fiction fu parzialmente ispirata al romanzo del 1740 “Pamela, o la virtù premiata” di Samuel m Richardson. Il castello dove girare le puntate fu scelto solo per esigenze cinematografiche. Anche Rivombrosa era un nome di fantasia, o meglio era derivato da un viale alberato che conduce all’ ingresso del Borgo dov’è la piazza del Castello di Agliè: quel viale è chiamato Riv’umbrusa (lato ombreggiato).
Eppure il Castello di Agliè è un luogo delizioso per visite e soggiorni, a prescindere dalle vicende televisive del conte Ristori. Questo maniero risale al XII secolo e fu acquistato dalla famiglia Savoia nel XVIII secolo, sempre utilizzato come residenza estiva. Una dimora storica scelta nel primo ‘800 da re Carlo Felice per la villeggiatura, e da lui fatta in parte decorare e arredare. Sono da ammirare il grande salone da ballo affrescato e stuccato, la quadreria e una preziosa collezione di reperti archeologici. E poi i giardini, all’ inglese e all’ italiana: al centro la settecentesca fontana che rappresenta la Dora Baltea che si getta nel Po.
Terre doc per le bellezze ma anche per i vini: l’ Erbaluce di Caluso, il Canavese o il Passito.
E terre di struggente poesia. A pochi chilometri c’ è Villa Meleto, residenza estiva del poeta crepuscolare Guido Gozzano che qui trovò profondi momenti di ispirazione.
Insomma, anche se non c’ è più Elisa di Rivombrosa, trascorrere una giornata a Agliè e nel Canavese è un’ occasione da non perdere.
Mario Castelli