Docg per la Barbera d’Asti e del Monferrato Superiore
Il Comitato nazionale tutela vini e denominazione d’origine ha riconosciuto alla Barbera d’Asti e alla Barbera del Monferrato Superiore la Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (Docg). Ne dà notizia l’assessore regionale all’Agricoltura, Mino Taricco, che definisce il passaggio dalla Doc alla Docg “un risultato di assoluto rilievo per il consolidamento qualitativo del Piemonte come regione delle Docg”. Salgono così a dodici i vini piemontesi Docg, che si aggiungono a 45 Doc, e coprono complessivamente oltre l’80% della produzione vitivinicola regionale. Le altre Docg piemontesi sono: Asti, Barbaresco, Barolo, Brachetto d’Acqui o Acqui, Dolcetto di Dogliani o Dogliani, Gattinara, Gavi o Cortese di Gavi, Ghemme, Roero. “Un evento storico”. Con queste parole il presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi, e l’assessore all’Agricoltura, Davide Sandalo, commentano il riconoscimento della Docg (denominazione di origine controllata e garantita) attribuita all’unanimità dal Comitato nazionale vini alla “Barbera d’Asti” e alla “Barbera del Monferrato Superiore”. Il progetto era stato iniziato da Filippi quando era assessore all’Agricoltura della Provincia e proseguito dal suo successore, Sandalo, insieme alla Provincia di Asti. La Barbera ha una produzione di 100 milioni di bottiglie in Piemonte e rappresenta un vino di eccellenza per l’Alessandrino.