Torino 2006: il bilancio degli impianti, un anno dopo
Nel primo anno di attività la gestione dei 12 impianti olimpici affidata alla società Top (Torino Olympic Park) ha avuto una perdita di 6,5 milioni di euro, contro gli 8,75 previsti nel piano quinquennale. Lo hanno reso noto oggi i vertici della società e della Fondazione 20 marzo 2006 da cui è nata e della quale fanno parte Regione, Provincia, Comune e Coni. Il bilancio pre-consuntivo evidenzia costi pari a 16,5 milioni di euro e ricavi a 10,900 mila euro più del previsto, con un miglioramento del 23% rispetto alle previsioni. L’anno chiave, sulla strada verso l’obiettivo del pareggio previsto nel 2011, sarà il 2008. Le previsioni dei vertici di Top prevedono “un nuovo miglioramento”, rispetto al piano industriale, di 0,3 milioni, mentre nel 2009 è già ipotizzato un altro recupero di 0,9 milioni. Nel parco di Top ci sono, tra gli altri, l’impianto dei trampolini di Pragelato, la pista del bob di Cesana San Sicario, il palasport olimpico (noto come Pala- Isozaki), i palazzi del ghiaccio di Torre Pellice e Pinerolo, le Arcate del Villaggio Olimpico, il Palavela, utilizzati per complessivi 1.101 giorni. “Le principali criticità – ha spiegato Paolo Bellino, direttore di Top – sono la pista del bob e il palasport di Torre Pellice perché non sono ancora pienamente utilizzabili”. Anche il Palaisozaki è sfruttato al 45-50% in attesa di lavori, per due milioni di euro, che consentano l’utilizzo dei piani interrati.