A Torino saldi senza boom ma in crescita
I saldi invernali, che a Torino sono cominciati il 5 gennaio e si concluderanno a fine febbraio, “si stanno stancamente chiudendo per far posto alle nuove collezioni. Il bilancio finale è positivo con un incremento del 4% sull’anno scorso”. Lo afferma Francesco Cena, presidente del Sindacato Abbigliamento dell’Ascom torinese. “Dopo la galoppata iniziale dei primi 15 giorni che segnava un più 10- 15% – sottolinea Cena – le vendite sono infatti scese velocemente come del resto era prevedibile”.”Nulla di nuovo sotto il sole”, commenta Maria Luisa Coppa, presidente dell’Ascom provinciale. “Il trend virtuoso dei primi giorni di assalto ai capi scontati – osserva – non si può pensare che continui per due mesi. Il risultato, però, è tutto sommato positivo. I saldi hanno confermato il loro ruolo di volano importante sul piano delle vendite, in particolare dopo feste come quelle del Natale scorso che hanno lasciato l’amaro in bocca a molti commercianti torinesi. “Negli scaffali dei negozi sono rimasti invenduti – spiega Cena – i capi da poco prezzo, segno evidente del ritorno alle scelte di qualità e del made in Italy anche se a prezzi superiori alle importazioni. Prezzi ai quali però i nostri clienti hanno potuto avvicinarsi solo nella stagione dei saldi. E questo deve farci riflettere e in un certo modo, preoccupare non poco”.