Warning: getimagesize(): Filename cannot be empty in D:\inetpub\webs\unannoinpiemontecom\wp-content\plugins\wp-open-graph\output.class.php on line 306

11 marzo 2008

Morta a Torino Lia Varesio, “l’angelo dei barboni”

È morta a Torino Lia Varesio, 60 anni, personaggio di primo piano del volontariato cattolico, nota come “l’Angelo dei barboni”, una categoria di persone cui ha dedicato la sua vita. Aveva fatto l’impiegata nel settore dei servizi sociali del Comune e proprio in questa sua funzione era entrata in contatto con quel mondo particolarissimo di persone che vivono per strada, senza una fissa dimora. Alla fine degli anni settanta aveva iniziato ad assisterle, ma la spinta decisiva a dedicarsi completamente a loro le era venuta da un tragico avvenimento: nel 1980 un barbone le era morto praticamente fra le braccia di freddo e di stenti nel centro storico di Torino. Si chiamava Bartolomeo C. e fu questo il nome che diede all’associazione da lei creata. Lia e i suoi volontari hanno sempre fatto la “ronda” nei pressi della stazione, sulle panchine dei viali e dei parchi, vicino ai ponti del Po, ma soprattutto attraverso un ufficio situato all’interno della stazione di Porta Nuova (da un anno e mezzo trasferito nella vicina via Camerana). Aveva un fisico gracile, sgraziato, ma una volontà e un carattere di ferro: “Era in grado di dominare anche le situazioni più difficili, avendo a che fare con persone a volte violente, esasperate”, ricorda Pier Luigi Dovis, direttore della Caritas torinese. “Spirito libero, indipendente, critico, non voleva legarsi a convenzioni pubbliche” dice ancora Dovis. In molti casi gli stessi volontari si fanno carico in proprio delle situazioni delle persone conosciute. Altra caratteristica dell’attività di Lia Varesio era favorire forme di autopromozione, con le periodiche cene con gli amici “barboni”, le gite, l’individuazione di progetti di lavoro da affidare a loro. Recentemente aveva anche aperto una casa di accoglienza chiamata “il Bivacco”. “Sui clochard aveva un fortissimo carisma – sottolinea Dovis – ricordo un episodio del Natale 2006, quando un barbone con problemi psichici si mise a bestemmiare durante la messa, poi però le si inginocchiò davanti e le baciò le mani”.



» ELENCO ARTICOLI 2008 » Un anno in Piemonte «
Stampa
© 2025 ENNECI Communication | Powered by WordPress | Designed by Manager Srl