Italia 150: tre tricolori il simbolo della festa
Tre tricolori, tre bandiere in festa che sventolano: è il logo del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, che si celebrerà nel 2011. A presentarlo, il Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in qualità di Presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni, che ha anche annunciato la realizzazione del Centro espositivo-informativo, che sarà inaugurato il prossimo 2 giugno al Complesso monumentale del Vittoriano. Il monumento romano, che ha ospitato la presentazione alla stampa del logo e delle ultime iniziative per le celebrazioni del 2011 (comprese quelle di carattere infrastrutturale), proprio grazie alla determinazione di Ciampi, ha detto il vice-premier e Commissario straordinario Francesco Rutelli, si è trasformato in “uno dei luoghi di cultura più visitati d’Italia”, mentre per decenni era stato “una sorta di corpo estraneo” alla città, seppure altamente simbolico per la storia patria. Molte le iniziative in questo ambito e condivise con le amministrazioni locali, ha detto Rutelli, che ha sottolineato le poche risorse disponibili. Ci sarà un progetto per regione, ha ricordato, ad eccezione del Piemonte (che vanta un 30% dei finanziamenti) e dell’Emilia Romagna, dove oltre alla ristrutturazione di Palazzo Accursio, ci sarà anche quella del Museo del Tricolore a Reggio Emilia. Mercoledì a Rivoli verrà firmato l’atto costitutivo dell’associazione Piemonte Reale formata da dieci comuni piemontesi, tutti sedi di residenze reali, sei della provincia di Torino: Agliè, Druento, Moncalieri, Nichelino, Rivoli, Venaria Reale, e quattro della provincia di Cuneo: Bra, Garessio, Govone e Racconigi. Contemporaneamente verrà anche sottoscritta, dai dieci sindaci, la lettera di richiesta di inclusione nel Comitato “Celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia” di due rappresentanti per i comuni della provincia di Torino ed uno per quelli della provincia di Cuneo. Piemonte Reale avrà sede presso il Comune di Rivoli e durerà fino al 31 dicembre 2020. Obiettivo dell’accordo è fare sistema, creare un collegamento, una stretta connessione tra ciascun contesto territoriale e la residenza reale stessa, trasformando così in risorsa questa importante eredità storica. I comuni vogliono anche cercare di fare progetti turistici condivisi per offrire dei pacchetti sempre più