Da oggi il maresciallo Ravera, nome in codice Arciere, 43 anni, premiato con una medaglia , è agli arresti domiciliari. È accusato dalla Procura di Torino di estorsione e falso. Secondo l’accusa, Arciere quando era in servizio al Nucleo di tutela del patrimonio artistico, si accordò con gli autori di un furto clamoroso alla Palazzina di caccia di Stupinigi. Nel 2004, dalla residenza sabauda, erano stati portati via mobili e oggetti per oltre dieci milioni di euro. L’Ordine Mauriziano, proprietario dell’edificio, aveva messo a disposizione una ricompensa di 250 mila euro per ritrovare il bottino. Secondo la Procura, Arciere, con la complicità di un poliziotto, fece credere ai suoi superiori che era necessario pagare per evitare che la refurtiva venisse venduta all’estero. In realtà, il bottino era nelle mani di alcuni nomadi sinti, autori del furto, ai quali fu versata la somma. La refurtiva fu fatta trovare nelle campagne torinesi. Non è chiaro se Arciere sia accusato di avere lucrato sul compenso.

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