Esplosione mulino Fossano, chiusa inchiesta
A otto mesi dalla tragica esplosione del 16 luglio 2007 al Mulino Cordero di Fossano, costata la vita a cinque lavoratori, la procura di Cuneo ha concluso l’inchiesta per Dario e Aldo Cordero, padre e figlio, rispettivamente amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione della società. Le accuse nei loro confronti sono di omissione dolosa di misure antinfortunistiche, crollo e incendio colposo e omicidio colposo plurimo. L’incidente uccise Mario Ricca (morto lo stesso giorno), Valerio Anchino (deceduto per le ferite il 27 luglio), Massimiliano Manuello (il 28 luglio), Marino Barale (il 29 luglio) e infine Antonio Cavicchioli (il 3 agosto). Il procuratore Alberto Bernardi ha oggi depositato gli atti di indagine. All’origine del disastro c’è stata “l’operazione di scarico della farina eccedente dalla cisterna”. L’inchiesta avrebbe portato alla luce la mancanza di un sistema d’allarme e di blocco dei macchinari e l’assenza di un locale di scarico dei fumi (che finivano nel sottotetto). Misure che non erano nemmeno previste nel documento di valutazione dei rischi. La Procura conta anche di svolgere accertamenti su una ditta esterna incaricata di redigere il piano del pericolo di esplosione.