Napolitano inaugura Fiera del Libro, è luogo di dialogo
Il contesto e il clima della Fiera del Libro non possono essere turbati “da contese politiche o da intrusioni pretestuose”. È il monito che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia nel suo intervento che inaugura la Fiera di Torino con un discorso appassionato a difesa del dialogo e della tolleranza, citando a questo proposito il saggio dello scrittore israeliano Amos Oz “Contro il fanatismo”. Una visita, quella del Presidente, durata poco più di un’ora e mezzo, incluso un giro negli stand e un incontro con i bambini ai quali ha detto “leggete, leggete, aiuta la libertà”. Napolitano nel suo discorso ha ricordato che “non c’è dialogo se si muove dal rifiuto della legittimità dello Stato di Israele, delle ragioni della sua nascita e del suo diritto a esistere nella pace e nella sicurezza”. Un diritto che però “può e deve combinarsi con quello del popolo palestinese a dare vita a un suo Stato”. E l’Ambasciatore di Israele Gideon Meir ha ringraziato “di vero cuore” Napolitano “per la sua forte presa di posizione quest’anno quando nei mesi passati ci sono stati tentativi e appelli a boicottare la Fiera”. Meir ha quindi espresso tutta la riconoscenza e la stima del popolo ebraico per la ferma posizione presa contro queste voci e per aver dato testimonianza pratica con la sua presenza qui oggi che ci onora”. Altro che blindata. La visita del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano alla Fiera del Libro di Torino si è svolta oggi tra una incredibile folla di visitatori e di ragazzi: circa 4.000 quelli che insieme a lui si sono aggirati tra i padiglioni di librolandia che ha appena aperto i battenti. Circondato da applausi, gruppi di visitatori che lo hanno letteralmente osannato, il Presidente della Repubblica ha visitato la mostra.