“Palestina libera, Palestina rossa….” un corteo tranquillo, senza tensioni e senza incidenti. I timori della vigilia sono svaniti. Torino non è stata messa a ferro e fuoco dal corteo indetto dai centri sociali e dal Forum FreePalestine contro l’invito dello Stato di Israele alla Fiera del Libro. Forse a causa dell’esiguo numero dei partecipanti: duemila secondo le forze dell’ordine anche se gli organizzatori parlano addirittura di diecimila presenze. Tutti concordi nella solidarietà ai palestinesi. “60 anni di Israele significano anche 60 anni di oppressione… troppi morti, troppi deportati… in Palestina sanno di questa manifestazione e ci ringraziano” spiegano alcuni partecipanti. Solo qualche lancio di bottiglia e qualche fumogeno alla fine del corteo ma tutto assolutamente contenuto. A farne le spese, ma solo in parte, la Fiera del Libro che oggi non ha fatto registrare la solita ressa del sabato delle passate edizioni ed anche mediaticamente l’attenzione è stata concentrata – per qualche ora – sul corteo più che sui libri e sugli autori. Un peccato. Ma gli ingressi alla Fiera del Libro nella serata di oggi sono triplicati rispetto all’analoga serata dello scorso anno, che aveva segnato un’edizione da record. Lo annunciano gli organizzatori. Il dato si riferisce all’orario compreso dalle 19 alle 23. La moltiplicazione del pubblico è dovuta – viene spiegato al Lingotto – al ripristino della normalità nella circolazione stradale dopo il corteo di questo pomeriggio e, evidentemente, al fatto che gli organi di informazione hanno cessato di parlare di fiera blindata e di clima di tensione.

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