’Ndrangheta: risolto omicidio del ’98 a Torino, due arresti
L’omicidio di un odontotecnico a Rivalta Torinese, nel 1998, era stato l’ultimo capitolo di una guerra tra cosche calabresi per il controllo del traffico degli stupefacenti in Piemonte. È l’ipotesi formulata da magistratura e Carabinieri in un’indagine che ha portato all’arresto di due persone considerate vicine alla ‘ndrangheta. La vittima, Roberto Romeo, 26 anni, venne uccisa con cinque colpi di pistola al torace e uno alla nuca. All’inizio si pensò a una storia di usura, poi – dopo le rivelazioni di un pentito – le indagini imboccarono la pista del regolamento di conti. Gli ordini di custodia cautelare sono stati notificati a Domenico Marando, 42 anni, considerato il mandante, e ad Antonio Spagnolo, 48 anni, il presunto esecutore. Il movente sarebbe da ricercare nell’omicidio, commesso nel 1996, di un componente della famiglia Marando, Francesco, 37 anni. La prima parte della vendetta scattò l’anno successivo quando, a Volpiano, furono uccisi Franco Mancuso e Nino e Antonio Stefanelli; Romeo, in quell’occasione, sarebbe riuscito a salvarsi. Per quel triplice delitto i Carabinieri, nel ’98, eseguirono due arresti.