Due minuti di follia che stanno rovinando la vita a tre famiglie. Uno scatto di rabbia, un colpo di ombrello e un giovane che perde la vista da un occhio. La vicenda comincia sulle strisce pedonali di Nichelino (Torino), il pensionato Antonio Comi la sera del 30 ottobre sta attraversando, piove, l’auto di Fabio Lupo inchioda di colpo, un diverbio e la lite che diventa tragedia. Per quell’ombrello infilzato il pensionato è stato condannato a cinque anni di arresti domiciliari e la sua vita è distrutta. Fabio è cieco dall’occhio sinistro e adesso è stato pure licenziato, faceva l’apprendista in una tintoria tessile: secondo il datore di lavoro un provvedimento amaro, solo per tutelare la sua salute: “Non ci vede bene, ha già subito due piccoli incidenti, non riesce a muoversi bene – spiega Amilcare Ferroglia – io ho una figlia disabile, figuriamoci quindi se il mio è un gesto discriminatorio”. Il padre di Fabio non ci sta: “Poteva almeno fargli fare una visita fiscale, mio figlio questa vicenda l’ha presa male.. molto male..”.

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