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12 giugno 2008

Nella casa di Edoardo Agnelli una comunità per minori

Ha pianto Margherita Agnelli de Pahlen quando oggi ha parlato del fratello Edoardo. Lo ha fatto nella grande villa che s’affaccia su Torino dalla strada collinare di Revigliasco. La stessa casa dove fratello e sorella trascorrevano le giornate, giocando e studiando negli anni dell’infanzia e che ora proprio lei ha voluto trasformare in una comunità d’accoglienza per bambini in difficoltà. Già ora la abitano in cinque, di cui due stranieri, ma potranno arrivarne fino a nove, tra i 6 e i 14 anni. Per lei, capelli biondi raccolti, camicetta e giacca color panna su una gonna ampia di chiffon in rosa fantasia, gentile, commossa, dall’inizio alla fine della cerimonia con i lucciconi agli occhi, trasformare la casa del fratello in una struttura residenziale per bambini e adolescenti, spesso soli, spesso sbandati, è il segno tangibile che cielo e terra possono unirsi. Sono parole sue. Ha raccontato la storia di una lettera che circa un anno fa ha scritto al fratello morto volando da un viadotto della Torino-Savona, nel novembre del 2000 all’età di 46 anni. Un modo per elaborare il lutto, una ferita per Margherita ancora aperta: “Me lo aveva consigliato un’amica. Scrivigli, mi ha detto, vedrai che in risposta avrai un segno. Allora gli parlai di un arcobaleno tra dove sta lui e dove sto io”. E come un romanzo, come in un film, come nelle belle storie dove il mistero irrompe nella quotidianità, “il giorno dopo mi vennero a trovare alcuni amici con i loro figli, un fratello e una sorella. Ciascuno di loro mi portò il disegno di un arcobaleno. Fu la risposta”. Da lì a pensare che quella dimora incastonata in oltre 26 mila metri quadrati di parco poteva dare riparo, materiale e affetto, ai bambini e ragazzini sfortunati, il passo è stato breve. Lavori di ristrutturazione per 2 milioni di euro, contatti con le istituzioni, le cooperative che lavorano sul territorio in aiuto ai minori in difficoltà e nel giro di poco più di 12 mesi, la casa apriva le porte ai primi cinque ospiti. Ricevuta in eredità da suo padre l’Avvocato, Villa Sole rispecchia Edoardo perché “era pieno di luce – lo descrive la sorella – pieno di calore, accogliente, gentile, scherzoso, come le luci dell’aurora”. E ora ai suoi otto figli ne aggiungerà altri: “La mia famiglia è stata d’accordo con questa scelta – aggiunge Margherita Agnelli – I miei figli l’hanno condivisa. I bambini sono vita, sono il nostro futuro”.



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