Torino darà l’ultimo saluto ad Andrea Pininfarina lunedì mattina, alle 11, in Duomo, con i funerali celebrati dall’arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto. Ma il piano di rilancio, al quale l’imprenditore stava lavorando con assiduità e passione, non si ferma: il giorno dopo, martedì 12 agosto, si riunirà, come previsto, il consiglio di amministrazione per approvare la semestrale. E tutto fa presumere che sarà il fratello Paolo, già vicepresidente della società, ad assumere le deleghe di presidente e amministratore delegato, che aveva Andrea. “Fin dal prossimo consiglio del 12 agosto – ha detto il padre Sergio, presidente d’onore e senatore a vita – vogliamo tenere viva la memoria di mio figlio e dell’imprenditore Andrea. Lo facciamo anche confortati dalle innumerevoli testimonianze di affetto e di stima ricevute in queste ore da tutto il mondo che ci aiutano a sopportare questo infinito dolore”. E il fratello Paolo ha ribadito che “il modo migliore per tenere viva la memoria di Andrea è seguire la strada da lui tracciata contila stessa tenacia e determinazione”. Un segnale forte di continuità è quello che vuole dare la famiglia anche per frenare le speculazioni di Borsa, dove in modo cinico la morte di Andrea ha fatto ipotizzare un riassetto della società (oggi l’intera famiglia controlla oltre il 50%): il titolo anche oggi ha continuato a correre e ha chiuso con un +13,1% a 8,2 euro. Il piano di Andrea Pininfarina, che sul fronte industriale prevede il lancio nel 2010 dell’auto elettrica con il finanziere bretone Vincent Bollorè, aveva fatto pochi giorni fa, il primo agosto, un passo avanti con l’accordo con le banche per il riscadenziamento del debito da 600 milioni. Un passaggio importante verso la prevista ricapitalizzazione da circa 100 milioni che, in autunno, porterà nuovi azionisti: oltre a Bollorè, l’indiano Ratan Tata, Alberto Bombassei, numero uno della Brembo, Piero Ferrari, figlio del fondatore della casa modenese e la famiglia Marsiaj.

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