Finora il periodo più pericoloso per loro era quello di halloween, quando si scatenano i fanatici dei riti esoterici. Ma da qualche giorno i gatti neri sono di nuovo sotto tiro, prima nei parchi milanesi, a Parma, Falconara e Pisa e ora a Torino dove nel giro di 72 ore sono state denunciate ben 66 scomparse. Un numero allarmante se si considera che ogni anno in Italia spariscono circa 40 mila gatti dal manto nero, vittime di sacrifici dal sapore arcaico o più prosaicamente di contrabbandieri di pellicce, visto che il nero è il colore più facile da trattare nella concia. Tra le tante e-mail di denuncia, le più toccanti sono quelle di genitori avviliti per la disperazione dei propri figli cui è sparito il gattino, l’animale d’affezione prediletto a dispetto delle superstizioni che vogliono il gatto nero porta-sfortuna. Credenze che affondano le radici nelle paure medievali quando i gatti neri venivano bruciati sul rogo insieme alle streghe- e nel terrore dei pirati, la cui presenza in porto era appunto anticipata dai gatti che portavano a bordo per tenere lontani i topi. Ma che nel ventunesimo secolo non hanno nessuna spiegazione né tantomeno giustificazione.

Condividi su facebook