Scalpore a Torino per concorso di Medicina legale bocciato dal Tar
Per ora non ci sono ipotesi di reato, solo un atto dovuto. Ma la Procura di Torino ha deciso comunque di aprire un fascicolo, per fare accertamenti sul concorso per l’accesso alla scuola di Medicina legale dell’Università di Torino, annullato dal Tar per problemi di forma. Dietro le questioni formali e il linguaggio burocratico, potrebbe esserci molto altro. Le proteste e le denunce di una dottoressa di 38 anni, che continua a dichiarare di non essere stata ammessa per aver deciso di non accettare più le avances da parte del presidente della commissione, il settantenne professor Paolo Tappero. La donna, già madre di due figli, avrebbe perso il terzo che aspettava proprio a causa dello stress, di quelle richieste a luci rosse. Contro le sue pesantissime accuse, si scontra il silenzio del professore. E le repliche della commissione d’esame, che nega categoricamente qualsiasi tipo di irregolarità. Mentre le tre studentesse che erano state ammesse hanno fatto ricorso contro la sentenza del Tar. La prossima settimana, la Procura comincerà ad acquisire atti e testimonianze. Per il momento nelle aule dell’Università è calato il silenzio.