Un poggio isolato, immerso in una fitta vegetazione a circa 700 metri d’altitudine. Il santuario di Belmonte, dove ieri sera sono stati aggrediti in modo brutale quattro frati francescani, si trova al centro di una riserva naturale dichiarato nel 2003 dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Proprio qui, intorno all’anno 1016, Arduino marchese di Ivrea fece costruire la prima Chiesa, dedicata alla Madonna che gli era apparsa guarendolo miracolosamente. Ben visibile dal territorio circostante, con la sua sagoma bianca che risalta sul granito rossiccio del colle, da nove secoli il Santuario – che si trova sotto il comune di Valperga – intreccia la storia delle apparizioni della Madonna a quella dell’Alto Canavese. Cella benedettina, nel 1602 alle suore subentrarono i Francescani minori che da allora non hanno più abbandonato il colle, su cui veglia la statua della Vergine a cui il capitolo Vaticano, nel 1788, ha riconosciuto virtù soprannaturali. I malviventi che ieri sera hanno aggredito i quattro frati anziani che vivono nel convento non si sono fermati neppure davanti a quella.

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