Sequestro turisti: sette ore davanti a pm Roma
Sono durate in tutto sette ore, oggi, le audizioni dei cinque turisti torinesi rapiti in Egitto e trattenuti per undici giorni nel deserto da una banda di predoni. Il pm Giovanni Bombardieri, della Procura di Roma, è salito a Torino insieme a un gruppo di Carabinieri del Ros per raccogliere i loro racconti e inserirli nel fascicolo d’inchiesta per sequestro di persona a scopo di estorsione. Nella caserma del nucleo radiomobile dell’Arma, in via Guido Reni, Michele Barrera, 71 anni, Walter Barotto (68), Giovanna Quaglia (52), Mirella De Giuli (70) e Lorella Paganelli (49) hanno dovuto rivivere la loro esperienza. Fuori dall’edificio si sono allontanati in fretta, sulle loro automobili, senza rilasciare dichiarazioni. L’unico a rivolgere la parola ai giornalisti è stato Barrera, ma solo per apostrofarli: “Fra tutti insieme avete raccontato tante di quelle balle che la metà bastava …”. Al pm Bombardieri sono stati portati diari e appunti presi dai turisti durante la prigionia. Magistrato e Carabinieri, adesso, dovranno decidere le prossime mosse, magari di concerto con l’autorità giudiziaria egiziana, per tentare di risalire all’identità dei rapitori.