Nuovo ordinamento per campi nomadi a Torino
Son finiti i tempi del tutto gratis. Almeno per i nomadi che intendono soggiornare a Torino. La giunta comunale sta infatti procedendo alla stesura di un nuovo regolamento per l’accesso ai 4 grandi accampamenti alla periferia della città e si tratta di un vero e proprio giro di vite. Non più autorizzazione ma concessione a pagamento, una sorta di affitto del posto nel campo con tanto di tassa per occupazione suolo pubblico. 6 euro al metro quadro all’anno, fatti i dovuti calcoli circa 1 euro per ogni famiglia sinti o rom per ogni giorno di permanenza in Torino. Poi si dovranno pagare luce e acqua consumate, utenze che finora erano gratis. Ed ancora: chi risulta proprietario di un immobile non potrà più ottenere la concessione a risiedere nei campi nomadi della città. Norme più severe dunque. Ad esempio chi si è macchiato di reati gravi, in passato, perde automaticamente il diritto a vivere nei campi nomadi di Torino. Il sindaco Chiamparino e la sua giunta spiegano la nuova normativa con la necessità di regolamentare l’accesso e la convivenza nei campi nomadi. Resta una domanda: chi effettuerà i controlli? chi andrà a riscuotere la tassa di occupazione?