“Mi ha dato un pugno un faccia, sono rimasto stordito, sono solo riuscito a dirgli che lo avrei denunciato”. È ancora scosso, ma soprattutto amareggiato il professor Luigi Sergi, il docente di educazione artistica della scuola media Carlo Alberto di Novara, colpito con un pugno in pieno viso da uno studente di 14 anni, durante l’ora di lezione. Un gesto che ha spinto il professore a lasciare la cattedra dopo 32 anni di insegnamento. Il preside della scuola Carlo Alberto ha sospeso per 15 giorni il ragazzo, una punizione giudicata insufficiente dal professor Sergi: “Immaginate cosa vuol dire per un uomo di 57 anni ritrovarsi davanti quel ragazzo dopo quello che è successo”. D’altra parte le regole sono queste, la sospensione massima per uno studente è di 15 giorni. Il ragazzo, uno studente difficile e refrattario ad essere coinvolto nelle attività scolastiche, aveva mal digerito il divieto di uscire dall’aula che il docente gli aveva imposto, tanto da sferrargli un pugno in faccia. Adesso il professore – nonostante in molti, ministro dell’istruzione compresa- lo abbiano invitato a non abbandonare l’insegnamento, vorrebbe solo dimenticare questa brutta vicenda, e dedicarsi alla sua passione: la pittura, ma a preoccuparlo sono le ripercussioni che l’atteggiamento violento dello studente potrebbe avere sugli altri compagni.

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