Anche il contrabbando sfrutta le nuove tecnologie. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Cuneo. Vendevano sigarette delle più note marche a prezzi stracciati. C’erano, come in ogni sito di vendita che si rispetti, anche le aste. E così ci si poteva aggiudicare una stecca di sigarette a soli 9,99 dollari. Una truffa internazionale colossale che ha portato all’arresto di tre persone e la denuncia di oltre un migliaio di acquirenti italiani di sigarette. Spiccato anche un mandato di cattura internazionale. L’inchiesta è partita nel giugno del 2006 quando gli uomini della Finanza, che controllano le vendite dei prodotti via internet, sono incappati in alcuni forum tematici nei quali alcune persone si scambiavano commenti entusiastici circa la possibilità di acquistare , tramite web, sigarette a metà prezzo. Da li sono iniziate sofisticate indagini tecniche che hanno portato all’individuazione di questi due siti internet ubicati in Svizzera. Il server invece si trovava oltreoceano, a Houston, protetto da una complessa struttura informatica creata ad hoc. Qui gli svizzeri inoltravano le richieste di forniture e i dati relativi alle carte di credito. Le sigarette venivano trasportate via mare tramite cointainer in Olanda e da qui inviati nel territorio elvetico. Le stecche venivano poi inviate agli acquirenti tramite posta.

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