Dire che l’assassino ha le ore contate forse è prematuro, ma certo gli uomini della Squadra Mobile di Torino adesso hanno un importante elemento in più per scovare chi giovedì pomeriggio ha ucciso Luigia Mastrosimone, 72 anni, nel suo alloggio di Barriera di Milano, a Torino. La donna è morta per asfissia: il killer l’ha presa alle spalle e le ha stretto con forza il collo, poi le ha legato mani e piedi con lo scotch e infine ha avvolto il cadavere in un tappeto. Tutti questi oggetti sono pieni di impronte che la Scientifica ora sta esaminando. Scartata quasi del tutto l’ipotesi della rapina. Nell’alloggio sono stati trovati tutti i gioielli della donna, mancano solo circa 2mila euro in contanti. Chi ha ucciso e rubato voleva proprio solo quelli. E allora si indaga fra le amicizie del convivente, Lauro Verrucchi, 78 anni, detto “il Modena” per le sue origini emiliane. L’anziano, sebbene gravemente malato e seminvalido, è ancora un accanito giocatore di poker, frequenta bische clandestine. Potrebbe aver vinto troppo? Oppure non aver pagato debiti di gioco? O essersi affidato a qualche prestasoldi? Sono queste le piste privilegiate sulle quali indagano i poliziotti torinesi che stanno interrogando molti personaggi legati al gioco d’azzardo.

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